Italia 2020: La Democrazia sospesa.

Mi resta difficile capire questo paese, in particolare la sua scarsa memoria, anche a breve termine. Il fascismo ad esempio.
Delegittimazione delle opposizioni, con prese in giro, offese anche pesanti, riferimenti al passato in cui quelle forze avevano governato. Elenchi di errori su errori, puntando il dito ad indicare la scarsa capacità di affrontare e risolvere problemi. Violenze, anche minime all’ inizio, purghe. Poi , con l’aiuto di stampa e di magistratura sempre più coese al regime, campagne diffamatorie e azioni giudiziarie che portano all’arresto, al confino, alle fughe all’ estero degli oppositori. In tutto questo, ci sono i violenti le squadracce, mai condannate dal regime, che le ritiene scomode ma utili, che si macchiano fin da subito di Crimini orrendi: il delitto Matteotti, il tragico pestaggio di Amendola, l’ uccisione dei fratelli Rosselli.
Poi la costruzione della piramide di consensi con i posti chiave in mano al partito unico, ai più indottrinati e autoritari tra i suoi esponenti Le prepotenze costanti e continue e le classi sociali discriminate.
Oggi con i dovuti distinguo abbiamo: Un coro violento che lapida qualunque voce opposta. Una stampa che in presenza di uguali responsabilità da parte di governatori di regioni diverse, esalta quello politicamente corretto, chiede la galera per l’ altro.
Un presidente del consiglio che associa i leader delle opposizioni al fascismo, una maggioranza che accusa Orban di essersi fatto votare i pieni poteri dal proprio parlamento.
Conte ha di fatto i pieni poteri.
Ma non li ha fatti votare, se li è presi, con la complicità della maggioranza e l’indifferenza del Quirinale.
Ha sospeso l’ articolo uno della costituzione.
Ha sospeso altri articoli fondamentali, che tutelano i diritti basici di libertà individuale, articoli ispirati direttamente dalla carta dei diritti dell’ uomo.
Nessun organo di stampa ha denunciato questa cosa, salvo poche voci, subito tacciate di speculazione politica a fini elettorali.
Cosa ancora più grave: la Presidente della Corte Costituzionale, ha detto che non ci sono soprusi, in quanto un periodo di emergenza non è contemplato dalla carta costituzionale. Ma come? La carta più bella del mondo ha una lacuna così assurdamente pericolosa?
La risposta è no, e la risposta è : il parlamento.
Il parlamento può e deve votare per ratificare momenti decisionali in tempi drammatici.
Non si può e non si deve farne a meno, in quanto nessuno ha previsto il covid-19 nella carta del 1948, ma ha previsto come debbano svolgersi le funzioni dello stato , in tempi difficili, democraticamente.
Il parlamento è sempre la risposta.
Che questa sospensione della costituzione sia stata fatta, con buone argomentazioni non lo metto in dubbio, che sia stata fatta con intenzioni limpide, ne dubito fortemente.
Che sia necessario questo regime che da qualche settimana si e instaurato nel nostro paese? Che sia necessario mettere da parte il diritto, la democrazia, il parlamento per dare il comando assoluto di un paese ad un triumvirato solidale che non ascolta alcuna voce in dissenso?
No. Mai.
E soprattutto.
È necessario che si debba sempre accusare le opposizioni, di ogni guaio di questo paese, come avviene ogni volta che la sinistra prende il potere in Italia?
Dal 1994 ad oggi abbiamo avuto 5448 giorni di centro sinistra al potere. 2950 giorni di centro destra al potere. 461 giorni di potere misto (lega più M5S, con Conte come premier) E l’ attuale governo di sinistra. Il paese è solidamente in mano da anni a burocrati che si riconoscono nell’ area che meglio ne garantisce il potere: il Centro sinistra. Stesso vale per magistratura e stampa.
È evidente e sotto gli occhi di tutti.
È inoltre condannata ogni forma di opposizione, spesso per carità anche cialtrona, ma troppe volte stigmatizzata come tale anche quando non lo è.
Mai le piccole o grandi violenze verbali dirette verso le opposizioni, da parte di organi di stampa, opinionisti o comici di bassa lega vengono condannate come delegittimanti e volte a privare le opposizioni di dignità politica, che dovrebbe essere riconosciuta se non altro per rispetto alla costituzione.
Di fatto non siamo più in democrazia. Siamo in un regime molto simile ad una dittatura statalista, talmente ben mascherata e appoggiata dai tre poteri, da somigliare ad una democrazia. La perfezione assoluta.
C’ è una sola speranza perchè questo paese possa finalmente ricostruire il proprio sistema statale ed economico in chiave egualitaria ma meritocratica : un crollo del sistema politico, drammatico, ma necessario, che porti a riscrivere in parte o totalmente, la carta costituzionale che ci ha portato fino a questo punto.

F.Cappellini

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